Glossario ragionato
____________________
• Glossario ragionato [185-193]
¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯
Le voci seguenti riprendono alcuni dei concetti centrali del libro e si propongono di chiarire l’uso particolare di alcuni termini ed espressioni.
• Alfabeto fonetico.
La novità caratteristica dell’alfabeto greco, entrato in uso poco prima della vita di Anassimandro, è il fatto che la scrittura riproduce il ‹suono› delle parole. L’alfabeto fonetico semplifica enormemente l’apprendimento della lettura e della scrittura mettendole alla portata di un gruppo molto più ampio di uomini e donne.
• Alto — basso.
La modifica delle nozioni di alto e basso è l’aspetto tecnico centrale della rivoluzione cosmologica di Anassimandro. Il motivo per cui la Terra non cade è che non esiste un «basso» verso cui dovrebbe cadere, dato che le direzioni «alto» e «basso» sono diverse da un lato e dall’altro della Terra.
• Antiscientismo.
Atteggiamento culturale che consiste nel rifiutare o combattere il pensiero scientifico. È un atteggiamento che è stato in forte crescita durante gli ultimi decenni.
• ‹Apeiron› (‹ἄπειρον› [orig.]). La sostanza della quale sono composte tutte le cose del mondo secondo Anassimandro (capitolo 5, paragrafo 1). La teoria dell’‹apeiron› è messa al centro dell’analisi del pensiero di Anassimandro da molti autori moderni. Non così in questo libro. Vedi ‹entità teoriche›. •[Apeiron]•
• ‹Archè› (‹ἀρχή›).
[non sarebbe stato male inserire anche una voce su questo termine, che indica il “principio” di tutte le cose, cercato dalla scuola milesia; vedi alla voce ‹Entità teoriche›] •[Archè]•
• Aristarco (310 a.e.v. - 230 a.e.v).
Importante astronomo antico. Tra i suoi risultati: la prima misura della distanza della Luna, l’aver compreso che il Sole è a grandissima distanza ed è molto più grande della Terra, e la proposta di un modello del sistema solare con il Sole al centro, con cui anticipa Copernico di un millennio, ma non riesce a convincere il mondo scientifico antico.
• Astronomia alessandrina.
Astronomia osservativa e matematica sviluppata nell’antichità greca, in particolare, ma non unicamente, ad Alessandria. Fra i suoi maggiori esponenti vi sono Ipparco, Tolomeo, Eratostene, Aristarco ed Eudosso (vedi). Gode talvolta di cattiva fama (gli epicicli di Tolomeo sono usati come sinonimi di mala scienza), ma è in realtà una spettacolare e straordinariamente efficace realizzazione della scienza antica, oltre a rappresentare il modello di partenza di tutta la scienza moderna.
• Commensurabilità.
Il filosofo della scienza Thomas Kuhn ha sottolineato lo scarto semantico fra teorie che si succedono storicamente e la difficoltà di tradurre una teoria nell’altra. Una tesi di questo libro è che la portata di questa «incommensurabilità» è oggi sopravvalutata. Le teorie scientifiche sono largamente traducibili l’una nel linguaggio dell’altra. Vedi anche ‹traducibilità›. •[Commensurabilità]•
• Cosmologia.
La scienza, in senso lato, che si occupa della descrizione dell’universo alla scala più larga accessibile. Sono cosmologie sia le immagini mitiche del mondo dei miti antichi sia quelle di Anassimandro, di Tolomeo, di Copernico sia la cosmologia scientifica moderna. •[Cosmologia]•
• Critica. Vedi ‹Ribellione›.
• Crollo del newtonianesimo.
La struttura concettuale ideata da Newton per comprendere il mondo fisico è restata alla base dello sviluppo della fisica per tre secoli. Nel XX secolo, questa struttura concettuale si è infine rivelata inadeguata. Gli effetti di questo cambiamento maggiore alla base della scienza moderna sono discussi nel capitolo 8.
• Dèi.
Nel testo per «dèi» si intendono sia gli dèi del politeismo, sia il dio del monoteismo, nelle sue varie versioni e denominazioni (Jahvè, Allah, Dio ecc.).
• Democrazia.
Le prime forme strutturate di democrazia appaiono in Grecia nello stesso periodo in cui fiorisce la scuola di pensiero di Mileto e nasce il primo pensiero scientifico.
• Empirismo.
In generale, è la teoria in base alla quale la sorgente della nostra conoscenza è l’esperienza (le osservazioni della natura, le nostre percezioni ecc.) e non la sola ragione o una rivelazione trascendente o altro. Vedi anche ‹razionalismo›.
• Entità teoriche.
Il naturalismo (vedi) consiste nello spiegare fenomeni naturali in termini di entità naturali. Ma queste entità naturali non sono necessariamente osservabili direttamente. Un contributo importante di Anassimandro (discusso nel capitolo 5) è l’aver compreso l’opportunità di introdurre o ipotizzare entità naturali «teoriche», di cui l’‹apeiron› (vedi) è il primo esempio. La scienza contemporanea fa vasto uso di tali entità teoriche.
• Eratostene (276 a.e.v. - 194 a.e.v.).
Con una tecnica bellissima basata sulla variazione dell’altezza del Sole con la latitudine, misura le dimensioni della Terra, ottenendo un risultato preciso in modo impressionante. •[Eratostene]•
• Esplorare i modi di pensare il mondo.
Tesi centrale del libro è che la natura del pensiero scientifico è un’esplorazione continua di modi di pensare il mondo.
• Falsificazionismo.
La teoria del filosofo della scienza Karl Popper secondo la quale non è mai possibile provare che una teoria scientifica sia corretta, ma è possibile provare che una teoria scientifica è sbagliata («falsificarla»). Una teoria efficace e predittiva resta credibile fino a che nuove osservazioni non la falsifichino. L’importanza di questa idea è che sottolinea la mancanza di certezza implicita in ogni «verità scientifica».
• Gnomone.
Forse il più semplice strumento scientifico, è formato da un bastone di altezza ‹h› piantato verticalmente per terra, del quale si misura la lunghezza ‹l› dell’ombra. Dal rapporto ‹h/l› si può calcolare l’altezza angolare del Sole sull’orizzonte. La misura dell’evoluzione dell’altezza angolare del Sole durante l’anno ha portato alla prima astronomia quantitativa. Autori antichi attribuiscono l’introduzione dello gnomone in Grecia ad Anassimandro.
• Ignoranza.
Tesi centrale di questo libro è l’idea che aspetto essenziale del pensiero scientifico è il riconoscimento e l’accettazione della nostra fondamentale ignoranza. Questo riconoscimento è necessario per poter individuare le idee inadeguate con cui pensiamo e trovare quindi forme di pensiero più efficaci. Riconoscere la nostra ignoranza è in contraddizione forte con l’idea che possiamo conoscere con certezza verità assolute.
• Immagine del mondo.
Quest’espressione è usata nel testo nel senso di «struttura concettuale per comprendere il mondo». Noi abbiamo un’immagine del mondo, che ci permette di inquadrarne in forma più o meno coerente e generale i differenti aspetti, quindi di poter «vedere» il mondo, o «pensare» il mondo.
• Incertezza. L’incertezza è la condizione costante dovuta alla nostra ignoranza (vedi).
• Investigazione della natura.
O «‹Περί φύσεως ἱστορία›» [orig.] è il progetto di ricerca iniziato da Anassimandro e che continua nella scienza moderna. •[Investigazione]•
• Ionia.
Piccola regione dell’Asia Minore (nella moderna Turchia) che si affaccia sulla costa del Mediterraneo, di fronte all’odierna Grecia. Nel VI secolo a.e.v. era abitata da Greci organizzati in città indipendenti, tra cui spiccava Mileto, città natale di Anassimandro. Vedi capitolo 1.
• Ipparco (190 a.e.v. -120 a.e.v).
Il più grande astronomo dell’antichità. Fra i suoi maggiori risultati: costruisce un efficacissimo modello teorico quantitativo e ‹predittivo› del sistema solare, comprende il motivo della diversa durata delle stagioni, calcola con precisione la distanza della Luna, scopre la precessione degli equinozi.
• Legge naturale.
L’idea che i fenomeni del mondo siano comprensibili in termini semplici di regolarità, accessibili alla nostra osservazione e alla nostra ragione.
• Lineare B.
Antica scrittura usata in Grecia diversi secoli prima della vita di Anassimandro, il cui uso si è poi perso durante i secoli del cosiddetto medioevo ellenico.
• Meccanica quantistica.
Insieme alle (due) teorie della relatività di Einstein, la meccanica quantistica forma la grande rivoluzione concettuale della fisica del XX secolo. La meccanica quantistica è la scoperta che il comportamento di oggetti microscopici è governato da leggi probabilistiche e presenta sempre aspetti granulari.
• Mileto.
Città natale di Anassimandro. Descritta nel capitolo 1.
• Mistero.
Tesi del libro è che l’idea e il senso del mistero siano inscindibili dal pensiero scientifico, che riconosce i limiti della conoscenza in ogni dato momento storico. Il nostro sapere è troppo scarso per non accettare di vivere immersi nel mistero. Vedi capitolo 10.
Tesi del libro è che l’idea e il senso del mistero siano inscindibili dal pensiero scientifico, che riconosce i limiti della conoscenza in ogni dato momento storico. Il nostro sapere è troppo scarso per non accettare di vivere immersi nel mistero. Vedi capitolo 10.
• Monoteismo.
Variante del politeismo nella quale i molti dèi si riducono a un solo Dio. Inizia probabilmente in Egitto, con Amenofi IV, e diventa poi la religione di riferimento del popolo ebraico. Durante l’impero romano si espande al di fuori del mondo ebraico e diventa religione ufficiale dell’impero, per poi spezzarsi in numerosi varianti nelle quali il monoteismo è più (islam) o meno (cattolicesimo) stretto. Discusso nel capitolo 10.
• Naucratis.
Scalo commerciale greco in Egitto frequentalo soprattutto da Greci della Ionia. Presumibilmente ha avuto un ruolo importante di contatto fra la Grecia e l’Egitto, la maggiore civiltà al tempo di Anassimandro.
• Naturalismo.
L’indirizzo culturale che consiste nel cercare di comprendere il mondo e la natura nei termini del mondo e della natura stessi, invece di fare ricorso a entità trascendenti, extranaturali o divine. La scoperta del naturalismo e della sua efficacia è l’immenso contributo culturale della scuola di Mileto. Per esempio, una spiegazione naturalistica dell’origine dell’acqua della pioggia è l’idea che sia acqua evaporata dal mare (questa è una delle grandi scoperte di Anassimandro). L’atteggiamento opposto è pensare che l’acqua della pioggia sia emanata da Zeus. Un esempio più moderno: una spiegazione naturalistica del pensiero è l’idea che possa emergere dalla grandissima complessità dell’attività neuronale. L’atteggiamento opposto è pensare che sia inserito nel cervello da un dio.
• Pensiero dell’assoluto.
L’idea (sciocca, a giudizio dell’autore) che esista una verità assoluta della quale «noi» (e ovviamente non «gli altri») siamo i depositari.
• Pensiero mitico-religioso.
La forma di pensiero e di ricerca della conoscenza precedente al pensiero scientifico e che gioca tutt’ora un ruolo maggiore nella nostra civiltà.
• Pensiero scientifico.
In questo libro l’espressione «pensiero scientifico» è usata per denotare la forma di pensiero che ha dato origine allo sviluppo della conoscenza scientifica. Obiettivo maggiore del libro è contribuire a chiarire le caratteristiche e la natura di tale pensiero.
• Platone (427 a.e.v. - 347 a.e.v.).
Nel paragrafo 5.2 sono sottolineati gli importanti e spesso trascurati contributi di Platone alla crescita del pensiero scientifico.
• Postulati Sacri Fondamentali.
Secondo l’antropologo Rappaport, il pensiero religioso è centrato intorno ad alcune asserzioni assolute («Dio esiste»), la cui forza viene costantemente rinnovata nel rito e che fungono da cardine intorno al quale può articolarsi il pensiero. Vedi capitolo 10.
• Quantizzazione della gravità.
È il campo di ricerca professionale principale dell’autore. La gravità quantistica è lo studio di come combinare le due maggiori scoperte della fisica del XX secolo: la relatività generale di Einstein e la meccanica quantistica.
• Razionalismo.
È la teoria in base alla quale la sorgente della nostra conoscenza è la ragione. Vedi anche ‹empirismo›. Nel testo è usato anche in senso lato, in opposizione a ‹irrazionalismo›, espressione usata per indicare genericamente il primato del pensiero non razionale, per esempio il pensiero mitico o mistico o religioso, sul pensiero razionale.
• Relativismo.
Nel testo è usato generalmente nel senso di ‹relativismo culturale› (vedi) e non ha nessuna relazione con la relatività di Einstein e di Galileo.
• Relativismo culturale.
L’idea oggi molto diffusa secondo la quale, poiché nozioni quali «verità», «realtà», «giustizia» sono definite solo all’interno di un dato ambito culturale, non è possibile comparare e giudicare idee e convinzioni che vengono da ambiti culturali diversi. Il relativismo culturale è spesso presentato (sopratutto [sic!] in paesi con un clero potente, come l’Italia o l’Iran) come opposto al ‹pensiero dell’assoluto› (vedi). Il capitolo 9 porta argomenti contro ‹entrambi› questi punti di vista. •[Relativismo culturale]•
• Relatività generale.
La seconda (e quella di maggior portata) delle due grandi teorie introdotte da Einstein. È la scoperta che lo spazio di Newton, in realtà, è un «campo fisico» come il campo elettrico e ha una propria dinamica (si può «curvare», può «ondeggiare» ecc.). È una delle basi della scienza contemporanea.
• Relatività ristretta.
La prima delle due grandi teorie introdotte da Einstein. È la scoperta che la nozione di «allo stesso tempo» non è ben definita in assoluto (simile alla scoperta di Anassimandro che le nozioni di ‹alto› e ‹basso› non sono definite in assoluto, bensì dipendono da dove si sia sulla Terra).
• Ribellione.
Caratteristica essenziale del pensiero scientifico. Il pensiero scientifico nasce come ribellione continua al sapere del presente e continua rimessa in discussione di questo sapere.
• Ridisegnare il mondo.
Vedi ‹Ripensamento dell’immagine del mondo›.
• Ripensamento dell’immagine del mondo.
Tesi centrale del libro è che la scienza è un ripensamento continuo dell’immagine del mondo, cioè un’evoluzione continua degli schemi concettuali che usiamo per comprendere il mondo.
• Riti.
Secondo una linea di pensiero che va da Confucio alla moderna antropologia (R. Rappaport), i riti costituiscono l’essenza stessa del fenomeno religioso. In essi si radica il sacro e, attraverso il sacro, i riti fondano la civiltà (l’«umanità»). •[Riti]•
• Rivoluzione scientifica.
Per rivoluzione scientifica si intende generalmente un grande cambiamento nella scienza. La rivoluzione scientifica per antonomasia è quella di Copernico che ha capito che la Terra non è al centro dell’universo. Questo libro sostiene che la scienza è in uno stato più o meno permanente di rivoluzione.
• Sacralità.
Riconoscere e percepire la sacralità nell’universo non richiede di aderire ad alcun credo religioso, né all’idea dell’esistenza di divinità (vedi capitolo 10). •[Sacralità]•
• Scienza greca.
In astronomia, geometria, ottica, statica, medicina, geografia, grammatica e svariati altri campi, la scienza greca ha ottenuto risultati di portata universale e resta tutt’ora la base del nostro sapere su mondo.
• Tavolette.
La nostra conoscenza del mondo culturale antico (specialmente mesopotamico) si appoggia sul ritrovamento di centinaia di migliaia di tavolette di argilla scritte. Alcune di queste sono illustrate nel testo.
• Tolomeo (100 e.v. - 175 e.v.).
Uno dei grandi astronomi antichi e uno dei pochissimi scienziati antichi, con Euclide, di cui ci sia giunta una parte importante dell’opera originale. Il suo libro, l’‹Almagesto›, è restato per oltre un millennio modello insuperato di testo scientifico e ha rappresentato la base del lavoro di Copernico. •[Tolomeo]•
• Traducibilità.
La difficoltà di tradurre fra ambiti culturali diversi (vedi ‹relativismo culturale›) o fra teorie scientifiche diverse (vedi ‹commensurabilità›) è una tesi oggi diffusa. In polemica con questa tesi, questo libro difende l’idea che ambiti di discorso diversi (culture diverse, epoche diverse, teorie scientifiche diverse, scuole diverse, gruppi di ricerca diversi, persone diverse) comunicano largamente e continuamente. In effetti, tesi del libro è che la comunicazione è ‹sempre› scambio e influenza reciproca fra assunzioni diverse e che questo interscambio e influenza reciproca continua formano il tessuto stesso della storia del pensiero.
_____________________
ANNOTAZIONI E SPUNTI
¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯
•[Apeiron]• C’è un evidente disaccordo su dove vada posto l’accento (ad esempio tra Rovelli e wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/Ápeiron); anche nell’ortografia della parola greca abbiamo qui adottato la versione di wikipedia. •[Archè]• Nel testo originale questa voce manca.
•[Commensurabilità]• Nel testo originale: «Vedi anche ‹traducibità›» è un evidente refuso, dev’essere ‹traducibilità›; corretto.
•[Cosmologia]• «[…] scienza, in senso lato […]»: “in senso lato” è necessario per poter includere nel concetto anche le immagini dei miti antichi.
•[Eratostene]• «[…] variazione dell’altezza del Sole con la latitudine […]»: Rovelli si riferisce evidentemente all’altezza “angolare” del Sole sopra l’orizzonte, misurata a differenti latitudini ma alla stessa ora (locale, tipicamente quando il Sole è al massimo). vedi anche la voce ‹Gnomone›.
•[Investigazione]• Nel testo originale: «[…] ‹Περί φύσεως ἰστορία› [orig.] […]» si noti come nell’originale lo spirito sopra la lettera iota sia errato, dev’essere “aspro”, a indicare l’aspirazione iniziale come nel latino ‹historia›; la parola greca non significa (soltanto) “storia”, ma (anche) “indagine”, “investigazione” (vedi ad esempio la pagina di wikipedia in inglese: https://en.wikipedia.org/wiki/History).
•[Relativismo culturale]• Nel testo originale: «[…] sopratutto [sic!] in paesi con un clero potente […]» è una grafia tipicamente rovelliana; marcato con [sic!].
•[Riti]• «[Nei riti…] si radica il sacro e, attraverso il sacro, i riti fondano la civiltà (l’“umanità”)» (Rappaport, ma Rovelli non dissente): la conseguenza “logica” sarebbe che chi vivesse senza riti non sarebbe “umano”, e quindi, ad esempio, potrebbe essere ucciso come un animale qualsiasi… ma si rendono conto questi signori di ciò che dicono?
•[Sacralità]• Curiosamente, nell’originale la voce ‹Sacralità› segue ‹Scienza greca›, mentre nell’ordine alfabetico implicitamente adottato dovrebbe essere il contrario; odine alfabetico ripristinato.
•[Tolomeo]• Nel testo originale: «[…] (100 a.e.v. - 175 a.e.v.) [sic!]» è manifestamente una svista; Tolomeo visse nel II secolo e.v., dunque entrambe le date devono essere “e.v.” (vedi all’occorrenza wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/Claudio_Tolomeo); corretto.
•[ivi]• «[…] con Euclide, di cui ci sia giunta una parte importante dell’opera originale»: in realtà, però, il titolo ‹Almagesto› è dovuto proprio al fatto che l’opera ci è pervenuta in traduzione araba; e anche dell’opera principale di Euclide, ‹Elementi›, ci sono pervenute copie posteriori di diversi secoli, nelle quali sono state dimostrate diverse aggiunte e interpolazioni. Meglio comunque di altri autori, dei quali non ci pervenuto praticamente nulla.
_____
[] Carlo Rovelli, ‹Che cos’è la scienza. La rivoluzione di Anassimandro›, Mondadori 2011.
¯¯¯¯¯
Nessun commento:
Posta un commento