6. La ribellione diventa virtù
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• 6. La ribellione diventa virtù [77-82]
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TERMINI-CHIAVE
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• Accademia • adesione (adesione all’insegnamento di un maestro)
• astronomia (astronomia alessandrina)
• autorità intellettuale
• bellezza (bellezza del sapere)
• cacofonia
• capacità (capacità di leggere e scrivere)
• civiltà (civiltà cinese)
• classe (classe dominante aristocratica)
• costituzione (costituzione democratica)
• cristianesimo (base teorica del cristianesimo)
• critica
• dialetticaª (terza via)
• discepolo (discepoli)
• discussione
• equante (Claudio Tolomeo)*
• equilibrio
• errore (trovare gli errori)
• filosofo (dibattiti fra filosofi)
• gesuita (gesuiti)
• Greci (popolo)
• imperatore
• insegnamento
• ipotesi
• Liceo
• maestro (maestri)
• natura (natura delle cose del mondo)
• osservazione (osservazioni)
• pensiero (errori nel pensiero, pensiero umano, pensiero scientifico, pensiero cinese)
• pianeta (pianeti)
• pitagorico (scuola pitagorica)
• profeta (profeti)
• ragione
• ribellione (solo nel titolo)
• ricerca (ricerca intellettuale)
• rivoluzione (rivoluzione copernicana, rivoluzione scientifica)
• sapere (sviluppo del sapere)
• Sette Sapienti
• speculazione (speculazione teorica)
• tesi (tesi classica)
• verità
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(*) termine menzionato nelle note.
(ª) espressione non esplicitamente contenuta nel testo.
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TOPONIMI
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• Alessandriaª (astronomia alessandrina) • Atene (Accademia, Liceo)
• Babiloniaª (sapere religioso babilonese)
• Cina (civiltà cinese)
• Grecia (antica Grecia)
• Sole
• Tarso (Paolo di Tarso)
• Terra
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(ª) denominazione non esplicitamente contenuta nel testo.
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PERSONAGGI, STUDIOSI E OPERE
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• Anassagora • Anassimandro
• Aristotele
• ‹Bibbia›
• Buddha
• Cicerone (‹Academicorum priorum›)
• Confucio
• Copernico (‹De Revolutionibus›)
• Democrito
• Einstein
• Empedocle
• Eraclito
• Gesù Cristo
• Giosuè (discepolo di Mosè?)
• Jahweh (=Yahwehª, dio “unico” adorato dagli israelitiª)
• Kaundinya (discepolo di Buddha)
• Leucippo
• Marduk (dio babilonese)
• Mencio (discepolo di Confucio)
• Mosè
• Newton
• Paolo di Tarso (discepolo di Gesù Cristo?)
• Pitagora
• Platone
• Solone
• Talete
• Tolomeo (Claudioª Tolomeo: ‹Almagesto›)
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(ª) riferimento o dettaglio non esplicitato nel testo.
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ANNOTAZIONI E SPUNTI
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COMMENTO — La “ribellione” che dà il titolo al capitolo – ma che non compare mai nel testo – sarebbe quella di Anassimandro al suo maestro Talete; nel testo Rovelli usa “critica” (anche “critica frontale”), “discussione”, al limite “rifiuto” (seppure, discutibilmente, in un caso di aperto rapporto conflittuale); sono tutti termini implicanti una sostanziale parità, mentre ci si “ribella” contro chi detiene una certa autorità, foss’anche esclusivamente morale, oppure ci si “ribella” contro un’imposizione, un sopruso. Anassimandro non “rifiuta” il pensiero di Talete; al contrario, ne fa propri aspetti importanti, a partire dalle tematiche da indagare e dal metodo di pensiero, il “naturalismo” e l’autonomia dalle credenze religiose dell’epoca; e tuttavia vi aggiunge qualcosa di proprio, modificandone completamente le conclusioni.
Diciamo allora che Anassimandro “critica” il maestro, e questa – sostiene Rovelli – è un’assoluta novità, un portato, forse, della nuova mentalità che si afferma nella Ionia, in quel periodo, per effetto di trasformazioni economiche e politiche; Rovelli elenca diversi casi di rapporto maestro-allievo nei quali ci sarebbe adesione e approfondimento alle dottrine del maestro da parte dell’allievo, ma nessun tentativo di critica; buona parte di essi sembrano però francamente inverosimili, come Mosè e i profeti, o Gesù e Paolo di Tarso.
L’aspetto curioso – che Rovelli però non sottolinea – è che nelle notizie tramandateci non c’è traccia di critica diretta di Anassimandro al suo maestro, né di replica da parte di Talete, pur essendo i 2 concittadini e praticamente contemporanei (11 anni di differenza), per cui non possiamo parlare di “dialettica”, termine che in effetti Rovelli non usa mai.
La critica, nel rispetto delle rispettive posizioni, sarà poi un motore straordinario della ricerca scientifica occidentale, a differenza ad esempio di quanto avverrà in Cina, la cui cultura più tradizionalista rimarrà sempre rispettosa dell’insegnamento dei maestri. Anche qui Rovelli fa una serie di esempi: Copernico con Tolomeo, Einstein con Newton, ciascuno di essi si è basato sul precedente per superarne le conclusioni.
In Cina – conclude Rovelli – se fosse nato un Anassimandro, avrebbe avuto la testa tagliata; dimentica però quanti Anassimandri sono finiti sul rogo, qui nella dialettica Europa.
•[6·0]• Nel titolo: «La ribellione diventa virtù», ma nel testo del capitolo il termine “ribellione” non compare mai; si usa piuttosto “critica”, “dibattito”, “discussione”, al limite “rifiuto”.
NB: Rovelli non usa mai neppure il termine “dialettica”, che pure dovrebbe essere invenzione greca, e di questo periodo; ma forse un motivo c’è, in quanto tra Anassimandro e Talete non esiste in realtà alcuna dialettica; Anassimandro “supera” gli insegnamenti del maestro, ma senza criticarlo esplicitamente; e non esiste “replica” – o perlomeno non ci è pervenuta – da parte di Talete.
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[] Carlo Rovelli, ‹Che cos’è la scienza. La rivoluzione di Anassimandro›, Mondadori 2011.
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