5. Entità invisibili e leggi naturali
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• 5. Entità invisibili e leggi naturali [65-76]
5.1. C’è qualcosa nella natura che non si vede? [65-72]
5.1.1. Talete: l’acqua [65-67]
5.1.2. Anassimene: comprimere e rarefare [67-68]
5.1.3. Anassimandro: l’apeiron [69-72]
5.2. L’idea di legge naturale: Anassimandro, Pitagora e Platone [72-76]
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TERMINI-CHIAVE
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• accademia (Accademia) • acqua
• anassimandreo (programma anassimandreo-pitagorico-platonico)
• ‹apeiron› [‹ἄπειρον›, orig.]
• ‹arché› [‹ἀρχή›, orig.]
• aria
• astronomia (astronomia matematica)
• atomo (atomi elementari)
• campo (campo elettrico e magnetico, Faraday)
• caso
• civiltà (civiltà greca)
• complessità (complessità del mondo)
• compressione (Anassimene)
• dimostrazione
• elettrone (elettroni)
• entità (entità naturali, non immediatamente percepibili; entità teoriche)
• equazione (sistema di equazioni)
• esperienza
• etere
• evoluzione (evoluzione delle cose nel tempo)
• fenomeno (fenomeni)
• filosofia (storie della filosofia)
• fisica (fisica contemporanea)
• flogisto
• forza (forze elettriche e magnetiche)
• funzione (funzione d’onda, Schrödinger)
• ‹fysis› [‹φύσις›, orig.]
• geometria (teoremi di geometria elementare)
• grammatica
• Greci (popolo)
• idea
• inosservabile (inosservabili)
• intuizione
• investigazione (investigazione della natura)
• legge (legge morale, leggi naturali, leggi geometriche)
• linguaggio (linguaggio matematico, linguaggio geometrico)
• matematica
• matematicizzazione [sic!] (= matematizzazione)
• mitologia (universo mitologico)
• movimento (eterno movimento)
• naturalistico (spiegazioni naturalistiche)
• necessità (Anassimandro)
• neutrone (neutroni)
• osservazione (svalutazione dell’osservazione)
• particella (particella elementareª, particelle virtuali)
• pensiero (pensiero scientifico, pensiero razionale)
• pitagorico (programma pitagorico-platonico)
• platonico (solidi platonici)
• principio (‹arché›)
• programma (programma di ricerca, Kuhnª)
• protone (protoni)
• quantistico (meccanica quantistica, campi quantistici)
• quarks (Gell-Mann)
• rarefazione (Anassimene)
• ricerca (ricerca dell’‹arché›, ricerca razionale)
• schema (schemi teorici)
• scienza (sviluppo della scienza, scienza matematica, scienza esatta)
• significato
• sostanza (Aristotele)
• spazio (spazio vuoto)
• spaziotempo (spaziotempo curvo, Einstein)
• tecnologia
• telecomunicazione (telecomunicazioni)
• tempo (ordine del tempo)
• teorema (teoremi)
• terremoto (terremoti)
• variabile (variabili fisiche)
• varietà (varietà dei fenomeni naturali)
• verità (verità accessibile, ma nascosta)
• vuoto
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(ª) espressione o riferimento non esplicitamente contenuti nel testo.
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TOPONIMI
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• Ateneª (Accademia) • Babilonia
• Crotone (scuola pitagorica)
• Greciaª (civiltà greca, pensatori greci)
• Ioniaª (scuola ionica)
• Italia
• Mesopotamiaª (origine mesopotamica)
• Mileto (scuola di Mileto, speculazione milesia)
• Samo
• Terra
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(ª) denominazione non esplicitamente contenuta nel testo.
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PERSONAGGI, STUDIOSI E OPERE
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• Aelio Aristide* • Anassimandro
• Anassimene
• Apsu (dio babilonese)
• Aristotele
• Cohen (Marc Cohen)*°
• Copernico
• Dalton (John Dalton)
• Davide* (filosofo neoplatonico alessandrino, VI sec.)
• Democrito
• Dio
• Einstein
• Elias* (filosofo neoplatonico alessandrino, VI sec.)
• ‹Enuma Elish›
• Eudosso
• Faraday (Michael Faraday)
• Feynman
• Galileo
• Gell-Mann (Murray* Gell-Mann)
• ‹Genesi›
• Giamblico (Giamblico di Calcide, Iamblichus)°
• Giovanni Tzetzes (bizantino del XII sec.)* [TBV]
• Hertz
• ‹Iliade›
• Johnstone Stoney [TBV]
• Joyce (‹Finnegan’s Wake›)
• Keplero
• Leucippo
• Lorentz
• Marconi
• Maxwell (James Clerk Maxwell)
• Newton
• Oceano (padre degli dèi, ‹Iliade›)
• Olimpiodoro* (filosofo neoplatonico alessandrino, VI sec.)
• Philoponus* (= Filopono?) (filosofo neoplatonico alessandrino, VI sec.) [TBV]
• Pitagora
• Platone (‹Timeo›)
• Sopatros*
• Speiser (E.A. Speiser)°
• Talete
• Teeteto
• Witherspoon (G. Witherspoon)°
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(°) opere indicate nei riferimenti bibliografici.
(*) menzionato nelle note.
(ª) riferimento o dettaglio non esplicitato nel testo.
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ANNOTAZIONI E SPUNTI
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COMMENTO — I 3 pensatori della scuola di Mileto (Talete, Anassimandro e Anassimene) non si capacitano della grande variabilità delle cose del mondo, che cercano di ricondurre a un unico principio, o ‹arché›. Talete, che aveva viaggiato in Egitto e in Mesopotamia, lo individua nell’acqua. Anassimandro ritiene non possa essere nessuno dei 4 elementi (aria, acqua, terra, fuoco) ma debba essere qualcos’altro, che chiama ‹apeiron› (infinito o indefinito). Per Anassimene è l’aria, ma si può passare dall’uno all’altro degli elementi per compressione e rarefazione (incluso il fuoco?). Concettualmente, la fisica moderna non è poi tanto diversa: quasi tutto ciò che vediamo nell’universo è costituito da pochissime particelle (elettroni, protoni, neutroni), e l’enorme variabilità degli oggetti è dovuta ai tanti modi in cui queste particelle possono combinarsi. Quel che caratterizza Anassimandro è l’ipotesi che esista qualcosa di invisibile che però sia utile a comprendere l’origine e l’evoluzione delle cose, facendo da tramite fra le varie sostanze o elementi; l’idea sottostante è che la natura non si sveli direttamente ai sensi, ma debba essere investigata, perché la sua vera realtà si nasconde. Gli atomi, i campi elettromagnetici, lo spaziotempo, la funzione d’onda (i quanti) e le particelle virtuali sono tutte “entità teoriche” in qualche modo eredi dell’‹apeiron› di Anassimandro.
Un ulteriore suo contributo, implicito nelle affermazioni che ci sono state tramandate, è quello di “legge naturale”: le cose cambiano, trasformandosi ‹nel tempo› le une nelle altre, non a caso, ma seguendo leggi necessarie e comprensibili. Sarà poi Pitagora ad affermare che tali leggi devono avere forma matematica, e sarà Platone (secondo Rovelli), nonostante qualche piccolo errore, a propugnare con forza la matematizzazione della conoscenza scientifica [sic!].
Sia come sia, passando per gli scienziati alessandrini, i dotti arabi, Copernico, Galileo, Newton ecc., il programma di Anassimandro ha avuto un successo straordinario e ha portato ai moderni sviluppi scientifici, tecnologici ed economici (con vantaggi e svantaggi, e naturalmente anche avvantaggiati e svantaggiati, come si evince dalle crescenti disuguaglianze). Che ci possa essere un filo comune tra il codice di Hammurabi ispirato dal dio Marduk, i 10 comandamenti di Mosè, le leggi dell’economia di mercato e le formule matematiche della fisica teorica… non sembra impensierire granché gli scienziati moderni, e Rovelli in particolare. Ancor meno il sospetto che lungo il percorso qualcosa – la fantasia che ha creato le pitture rupestri? – possa essere andato perduto.
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[] Carlo Rovelli, ‹Che cos’è la scienza. La rivoluzione di Anassimandro›, Mondadori 2011.
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