Rovelli·C • Scienza (cap. 4) • La Terra galleggia nello spazio, sospesa sul nulla

4. La Terra galleggia nello spazio, sospesa sul nulla


(sommariotesto)

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• 4. La Terra galleggia nello spazio, sospesa sul nulla [49-63]
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TERMINI-CHIAVE
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• a priori (organizzazione a priori dello spazio)
• alternativa (costruire un’alternativa consistente)
• antipodi
• astro (astri)
• astronomo (astronomi alessandrini e arabi)
• attrazione (gravitazionaleª)
• Cinesi (popolo)
• civiltà (civiltà greca)
• concetto (concetti fondamentali di ‹alto› e ‹basso›)
• cosmo
• cosmologia (c. pitagorica*, c. parmenidea*, c. platonica*)
• cosmologico (modello cosmologico)
• cultura (cultura umanistica, cultura scientifica)
• curiosità
• direzione (direzione privilegiata, ‹alto›-‹basso›)
• dubbio (mettere in dubbio)
• eredità (della civiltà greca)
• Europei
• filosofia (filosofia della scienza)
• gesuita (gesuiti)
• grammatica (“grammatica” della comprensione dell’universo)
• immagine (immagine del mondo)
• intelligenza
• intuizione
• lucidità
• meccanica
• Medioevo
• mentale (organizzazione mentale)
• occidente
• orbita
• oriente
• orizzonte
• osservazione (osservazioni)
• pensiero (rivoluzioni del pensiero scientifico)
• pitagorico (origine pitagorica, modello pitagorico/aristotelico)
• prearistotelico (cosmologie prearistoteliche)*
• pregiudizio (pregiudizi)
• profondità (“profondità” del cielo)
• ragione
• relatività (relatività ristretta, Einstein)
• relativo (‹alto› e ‹basso› relativi alla Terra)
• ricerca (ricerca scientifica)
• Rinascimento
• rivoluzione (rivoluzione concettuale, rivoluzione cosmologica, rivoluzione copernicana)
• scienza (storia della scienza)
• sfericità (sfericità della Terra)
• simultaneità
• spazio (spazio vuoto, spazio aperto)
• speculazione (speculazioni di Talete)
• spaziotempo (curvatura dello spaziotempo)
• sterminio
• struttura (struttura assoluta e universale del reale, struttura dello spazio)
• teoria (teorie)
• universo (universo fisico)
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(ª) espressione non esplicitamente contenuta nel testo.
(*) espressione menzionata nelle note.


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TOPONIMI
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• Alessandria (d’Egittoª)
• Asia
• Cina
• Europa
• Grecia (civiltà greca)
• Italia
• Miletoª (influenze milesie)
• Orsa Minore
• Polare (stella Polare)
• Sole
• Spagna (corte di Spagna)
• Terra
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(ª) denominazione non esplicitamente contenuta nel testo.


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PERSONAGGI, STUDIOSI E OPERE
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• Agostino (sant’Agostino)
• Anassimandro
• Aristotele
• Copernico
• Cosmas Indicopleusto*
• Couprie (Dirk Couprie)°
• Cristoforo Colombo
• Dante (‹Divina Commedia›)
• Einstein
• Eratostene
• Galileo
• Gesù Cristo
• Ippocrateª (‹Corpus ippocratico›)
• Ippolito
• Kahn (Charles Kahn)°
• Keplero
• Lattanzio*
• Maxwell
• Newton
• Parmenideª (cosmologia parmenidea*)
• Pitagora
• Platone (‹Fedone›)
• Popper (Karl Popper)°
• Socrate (nel ‹Fedone›)
• Talete
• Tolomeo (Claudioª Tolomeo: ‹Almagesto›)
• Tommaso (san Tommaso: ‹Summa Teologica›)
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(ª) riferimento o dettaglio non esplicitato nel testo.
(°) opere indicate nei riferimenti bibliografici.
(*) menzionato nelle note.


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ANNOTAZIONI E SPUNTI
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COMMENTO — L’opinione assai diffusa che fino al Medioevo si ritenesse la Terra piatta è del tutto infondata; le obiezioni mosse a Colombo dai dotti spagnoli erano sulle dimensioni, non sulla forma, e su questo punto era il navigatore ad essere in errore. Già Aristotele aveva sostenuto con argomentazioni convincenti la sfericità della Terra, e tale convinzione era passata alle civiltà successive che avevano fatta propria la cosmologia aristotelica, ovvero al mondo cristiano e a quello islamico. Nel mondo di lingua greca, l’idea era già diffusa qualche generazione prima di Aristotele, e secondo alcuni risaliva a Pitagora.
Per Anassimandro, la Terra non è ancora sferica, ma piuttosto a forma di cilindro – immagine probabilmente derivata da Talete, che la riteneva un disco “galleggiante” sulle acque – ma il passaggio successivo alla forma sferica sarà reso possibile dalla convinzione che essa “galleggi” nello spazio (aria?) senza poggiare su nulla, ovvero che abbia il cielo tutto attorno.
Concepire la Terra come un enorme sasso “galleggiante” nello spazio comporta uno straordinario cambio di prospettiva; significa capire che l’idea che gli oggetti pesanti cadano “verso il basso” è dovuta alla limitatezza della nostra esperienza; per la Terra non esiste un “basso” dove cadere, è essa stessa il “basso” verso cui hanno tendenza a cadere gli oggetti più piccoli di lei (non c’è ancora l’idea di una “forza” di gravità).
La necessità che il cielo “prosegua” oltre l’orizzonte risulta evidente dall’osservazione del moto degli astri nelle 24 ore; persino Sole e Luna spariscono a occidente per ricomparire a oriente e non possono che passare “sotto” la Terra, ma la difficoltà – concettualmente superata da Anassimandro – sta proprio nel capire come possa la Terra non cadere. Come nel caso del “ciclo dell’acqua”, c’è una “sparizione” e una “riapparizione” che devono essere collegate da qualcosa di invisibile, ma per poter pensare questo invisibile è necessario modificare radicalmente la nostra idea del mondo.
Analogamente, nella rivoluzione copernicana occorrerà abbandonare l’idea che la Terra stia ferma (malgrado non abbiamo la sensazione di viaggiare a 40 km/s, vedi cap. 8, cpv. 8·5·6), e con la relatività einsteiniana dovremo rinunciare all’idea che esistano eventi simultanei e un tempo che scorre per tutti allo stesso modo.
Un’altra conseguenza della concezione di Anassimandro è che il cielo smette di essere una superficie – una sorta di “soffitto” o di “volta” sulla quale corrono gli astri – per acquisire una sua “profondità”, con i corpi celesti che orbitano a distanze anche molto differenti e potenzialmente illimitate; sorge quindi spontaneo il problema di come “misurare” queste distanze, impresa che richiederà alcuni secoli di elaborazioni, e potrà condurre a conclusioni sorprendenti.

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[] Carlo Rovelli, ‹Che cos’è la scienza. La rivoluzione di Anassimandro›, Mondadori 2011.
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