2. I contributi di Anassimandro
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• 2. I contributi di Anassimandro [33-39]
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TERMINI-CHIAVE
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• acqua (acqua della pioggia, acqua del mare e dei fiumi) • ‹apeìron› [‹ἄπειρο훪, orig.] (indistinto, infinito, indefinito)
• astro (astri)
• calore (calore del sole)
• carta geografica
• cerchio (cerchi)
• cosmologia
• cultura (cultura greca arcaica)
• eclittica (inclinazione dell’eclittica)
• esperimento
• fisica (fisica matematica)
• fuoco
• gnomone
• lampo
• leggi (leggi matematiche)
• meteorologico (fenomeni meteorologici)
• mito (miti cosmologici)
• mummia (bende delle mummie egiziane)
• necessità
• ombra
• orizzonte (altezza del Sole sull’orizzonte)
• pensiero (pensiero scientifico)
• rotoli (rotoli carbonizzati)
• scienza (scienza alessandrina)
• scienziato
• stella (stelle)
• terremoto (terremoti)
• tradizione
• tuono
• X (raggi X)
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(ª) espressione non esplicitamente contenuta nel testo.
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TOPONIMI
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• Luna • Terra
• Sole
• Taormina*
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(*) menzionato nelle note.
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PERSONAGGI, STUDIOSI E OPERE
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• Anassimandro (‹Perì Fyseos› [orig.]) • Aristotele
• Ecateo (cartografo di Mileto)
• Galileo Galilei
• Ipparco (astronomo ellenistico)
• Pitagoraª (scuola pitagorica)
• Simplicio (‹Commentario alla fisica di Aristotele›)
• Teofrasto
• Tolomeo (Claudioª Tolomeo, astronomo II sec. e.v.)
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(ª) riferimento o dettaglio non esplicitato nel testo.
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ANNOTAZIONI E SPUNTI
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COMMENTO — Del libro di Anassimandro, ‹Περὶ φύσεως› (‹Perì Fyseos›, ‹Sulla natura›) ci è pervenuto un unico frammento, piuttosto enigmatico, riportato da Simplicio (che ne scrive più di mille anni dopo); sappiamo però di molte sue idee tramite diversi autori greci, dei quali il più importante è Aristotele; come spesso accade, il problema è valutare l’attendibilità di queste fonti indirette, a volte anche molto indirette: lo stesso Simplicio riporta quanto riferito nella storia della filosofia scritta da Teofrasto, discepolo e successore di Aristotele. Rovelli elenca quelle affermazioni che la critica filologica attuale attribuisce attendibilmente ad Anassimandro. Ne risultano 11 punti che spaziano dal ciclo dell’acqua piovana, alla Terra che galleggia nello spazio mentre Sole Luna e stelle le ruotano attorno come su ruote meccaniche, all’‹apeìron› [‹ἄπειρον›, orig.] che sarebbe all’origine di tutte le cose, a tutti gli animali — incluso l’uomo — che discenderebbero da animali marini, perché in origine la Terra era tutta coperta di acqua. Anassimandro è poi il primo di cui si abbia notizia a tracciare una carta geografica del mondo conosciuto, nonché il primo a scrivere un trattato in prosa; gli si attribuisce inoltre l’uso dello gnomone e persino la misura, con esso ottenuta, dell’inclinazione dell’eclittica (ma quest’ultima è controversa).
NOTA: Rovelli descrive il modello cosmologico di Anassimandro (quello “a ruote di carro”, per intenderci) in modo piuttosto sommario e non sempre comprensibile; un maggior dettaglio è fornito in [Couprie 2003] (consultabile su internet, vedi ‹Riferimenti bibliografici›) da cui emergono possibili spiegazioni – seppure poco plausibili per noi, ma coerenti col modello di Anassimandro – per le fasi lunari e per le eclissi, compresa l’inclinazione dell’eclittica.
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[] Carlo Rovelli, ‹Che cos’è la scienza. La rivoluzione di Anassimandro›, Mondadori 2011.
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